Lucia Migliorati
allievi in primo piano
Lucia Migliorati,
Greta Galimberti è una psicologa e psicoterapeuta da sempre in cammino verso la conoscenza che va oltre l’apparenza. È una professionista che considera la trasformazione e la connessione tra mente, corpo e anima come parte essenziale del proprio lavoro e della propria vita. Sentiva che mancava ancora qualcosa al suo percorso. Questa consapevolezza l’ha guidata a scoprire le costellazioni familiari e a intraprendere il suo viaggio con me attraverso il percorso Nuove Vie.
Raccontami la tua storia. Perché ti sei avvicinata alle costellazioni familiari?
Mi sono avvicinata alle Costellazioni Familiari, perché stavo vivendo un momento di disagio personale, faticavo a trovare il mio posto in un contesto di famiglia “allargato”, pur accogliente, ma faticoso da gestire.
Questa situazione stava involontariamente impattando anche su nostra figlia, perché percepivo dentro di me un malessere cui non riuscivo a dare un nome, una forma, nemmeno una causa.
Come hai scoperto Daniela?
Ho scoperto Daniela cercando semplicemente su Google, ma dal momento che nulla avviene per caso, in retrospettiva mi rendo conto che sono stata letteralmente guidata verso la mia guarigione e rinascita. Non ricordo quale lettura mi avesse portato a cercare su Google “Costellazioni Familiari Milano”, ma di certo è stato l’inizio di un lungo cammino di trasformazione profonda.
Quali corsi di Daniela hai seguito e cosa ti ha spinto a iscriverti?
Ho iniziato da Daniela subito “forte”: circa una settimana dopo il primo incontro individuale nel quale ci siamo conosciute, mi sono prenotata per la “Riconciliazione”, un lavoro di grande impatto emotivo, che ha cambiato completamente il rapporto con mio padre.
Posso dire di essermi fidata ed “affidata”, cosa che per indole faccio difficilmente al primo impatto… da lì in poi è stato un susseguirsi di corsi di Daniela cui mi sono iscritta, tanto che capitava di essere in due gruppi nello stesso mese, perché alcuni corsi fluivano in parallelo.
Aggiungo che al primo incontro con Daniela le dissi che il “gruppo” non faceva per me e che preferivo lavorare individualmente….e invece mi sono proprio lasciata plasmare e contenere dall’energia del gruppo, guidati con sapienza e maestria da Daniela.
Cosa ti ha colpito di Daniela nell’accompagnarti durante il percorso?
Di Daniela ho potuto apprezzare la cura e l’attenzione che lei ha verso ognuno di noi. Ci ha accompagnati con saggezza e dedizione, condividendo sempre il suo sapere in modo chiaro, con la semplicità e l’immediatezza di chi conosce molto bene la materia e la padroneggia perfettamente. Di Daniela apprezzo anche in modo particolare l’integrità e l’essenza e grazie ai suoi percorsi ho imparato anche io a “stare nell’essenza” per usare proprio la sua espressione, dote che mi ha insegnato tantissimo e che ho adottato come stile di vita.
Quali sono i suoi pregi?
Personalmente consiglio il percorso di “Nuove Vie” non solo a chi desidera diventare un Costellatore, ma anche a chi vuole farsi un regalo per vivere meglio. Il percorso ci aiuta infatti a vivere più pienamente le nostre relazioni, perché la vita è per molti aspetti una “grande costellazione” e sapere come muoversi, così come comprendere come si muovono le altre persone, può essere uno strumento prezioso, se utilizzato sapientemente e senza espandere il proprio ego. Inoltre il percorso dà la possibilità di lavorare continuamente su sé stessi, per chi è disposto a farlo seriamente, e a guardarsi dentro per voler cambiare. E quando noi cambiamo, cambia anche la realtà che ci circonda.
In che modo il percorso di Nuove Vie ti ha cambiata?
Il percorso di “Nuove Vie” mi ha resa più consapevole di ciò che accade intorno a me e delle dinamiche che ora osservo con occhi nuovi, con la capacità di essere un osservatore interno, ma anche esterno. Ha cambiato completamente il mio modo di pormi verso la vita, che ora fluisce con maggiore chiarezza.
Quali sono stati i [3-5] “momenti di illuminazione” che hai avuto durante Nuove Vie?
La decisione di iscrivermi a Nuove Vie è stata come il naturale proseguimento di un percorso di benessere interiore. Inizialmente non è stato con l’intento di diventare Costellatrice, ma per una forma di gratitudine verso questa disciplina, che mi ha davvero cambiato la vita in meglio e per sempre, per la voglia di approfondirne i concetti e i fondamenti.
Questo percorso mi ha insegnato a riconoscere le dinamiche della vita quotidiana, perché il palcoscenico della vita è tutta una continua Costellazione e conoscerne le regole ci aiuta a “riconoscere ciò che è” e a metterci “al giusto posto”.
La vita, vista dalla prospettiva delle Costellazioni Familiari, assume tutta un’altra luce ed è bello poterne essere degli osservatori attenti e consapevoli.
Quali sono le 2-3 cose più emozionanti accadute da quando hai completato il percorso?
Il primo percorso di Nuove Vie mi ha dato una grande chiarezza mentale su come “osservare” le cose da fuori, anche quando ci sono “dentro”, E’ incredibile come nella mia mente oramai in automatico, si evidenzi la “chiave” delle situazioni, l’essenza e tutti gli elementi “superflui” o “di corollario” vengano messi in sottofondo, come in una immagine fotografica,
Il secondo anno di Nuove Vie, quello di approfondimento, è stato altrettanto fondamentale per la mia crescita, un percorso senza il quale non avrei potuto pensare di iniziare a fare la Costellatrice. Ho approfondito i concetti già noti, nelle sfaccettature più dettagliate ed ho aggiunto nuove conoscenze al mio bagaglio.
Qual è la tua area principale di interesse?
La mia area principale di interesse come Costellatrice sono le relazioni familiari e di coppia.
Qual è il tuo più grande obiettivo o progetto?
A livello personale, sono in un momento di grande trasformazione, anche del mio spazio fisico. Sto creando uno spazio dove allestire il mio studio e so che tutto avverrà nei tempi giusti. Nel frattempo sono in appoggio nei centri che mi hanno chiamata come Costellatrice, oppure svolgo sessioni on line.
Qual è il tuo consiglio numero uno per aspiranti facilitatori?
Il mio consiglio per aspiranti facilitatori è quello di diventare “custodi del campo” senza volerlo inquinare con l’ego e con cose che nulla hanno a che fare con la sacralità delle Costellazioni, troppo spesso “pasticciate” per imperizia del costellatore.