Ilenia Vicedomini

Ilenia Vicedomini, l’invisibile che si fa visibile

Questa pagina mette in luce Ilenia. Già dedita per professione a prendersi cura degli altri, ora può applicare le costellazioni familiari, che le hanno permesso innanzitutto di riscoprire il proprio posto nel mondo e di sperimentare un senso di leggerezza, forza e autenticità. Ora, attraverso il suo lavoro, mette a disposizione il talento dell’andare oltre il visibile e ciò che ha imparato con Nuove Vie, per aiutare gli altri a riconnettersi con se stessi e con la propria storia.

Ilenia Vicedomini è allieva di Daniela Marzani

Raccontami la tua storia. Perché ti sei avvicinata alle costellazioni familiari?

Mi chiamo Ilenia Vicedomini e fin da bambina ho sempre avuto un rapporto speciale con l’invisibile, con ciò che non è possibile vedere con i nostri occhi ma comprensibile in altri modi. Ho sempre avuto la percezione chiara che esistono altre dimensioni e che delle energie alte, sacre vegliano sul nostro cammino.
Le esperienze della vita mi hanno insegnato a credere che siamo venuti qui con uno scopo, un obiettivo evolutivo, ed è nostro compito cercare di metterci al servizio della nostra missione di vita. Mi definirei da sempre una ricercatrice.
Sono una persona molto curiosa e la spinta a conoscere nuove cose mi caratterizza. La vicinanza e la cura degli altri sono sempre stati importanti per me, mi sono dedicata al volontariato già dall’adolescenza ed ho scelto indirizzi di studio che andavano in questo segno, con la laurea in Sociologia e, a seguire, con quella in Scienze del Servizio Sociale. Con la scelta del lavoro ho deciso di mettermi al servizio degli ultimi, le persone senza dimora, per dar loro voce e supporto.
Ho incontrato le costellazioni familiari dopo una lunga ricerca e anni di lavoro personale.
Un amico me le aveva consigliate da diverso tempo ma io non mi sentivo pronta e soprattutto non avevo capito come venissero svolte, puntualmente rimandavo adducendo scuse. Poi è arrivato il momento, in un periodo difficile della mia vita, non riuscivo a risolvere un problema che puntualmente mi si ripresentava e allora ho deciso, mi sono affidata e ho fatto un passo verso questo strumento meraviglioso che posso dire mi ha completamente ribaltato la vita.

Come hai scoperto Daniela?

Ho conosciuto Daniela grazie ad un’amica che aveva già lavorato con lei. Ricordo benissimo le sensazioni che ho provato quando è arrivato il momento in cui avrei partecipato al mio primo gruppo di costellazioni familiari. Ero molto emozionata, ma una volta aperta la porta del suo studio, Daniela mi ha accolto con il suo bellissimo sorriso, accogliente e premuroso. Non sapevo cosa mi aspettasse ma ho avuto netta la sensazione di potermi affidare, di essere nel posto giusto.
La mia prima costellazione è stata di una potenza che direi sconvolgente, ricordo ancora l’abbraccio di Daniela alla fine dei lavori che con la sua amorevolezza mi ha sussurrato all’orecchio: “Brava, sei stata coraggiosa”.
Le costellazioni vanno sperimentate più che raccontate perché solo così si può capire la potenza e il valore di questo strumento. Da allora, non mi sono più fermata. Ho partecipato a diversi gruppi e mi sono iscritta quasi subito al percorso di formazione Nuove Vie.
Sono passati tanti anni oramai, posso dire che le Costellazioni Familiari mi hanno cambiato la vita. Sono ritornata al mio giusto posto.

Quali corsi di Daniela hai seguito e cosa ti ha spinto a iscriverti?

Dopo aver sperimentato la potenza di questo strumento meraviglioso ho deciso di intraprendere il percorso di formazione. Ho partecipato a tutti i moduli previsti del corso base, poi ho frequentato tutti i moduli dell’avanzato e continuerò sempre con le varie specializzazioni. Alcuni moduli li ho ripetuti perché nulla è mai uguale e ogni volta arriva una percezione diversa ed una sfumatura che apre riflessioni sempre costruttive. Come ci ha insegnato Hellinger, anche una sola parola può essere una costellazione.
Credo che non si finisca mai di imparare ed è per questo che continuerò sempre con la formazione, sono convinta che l’apprendimento duri per sempre e che nessuno è mai arrivato, ad ogni traguardo c’è sempre un nuovo inizio.
Non avrei mai potuto affidarmi se non avessi incontrato una vera professionista come Daniela, ma prima di tutto una persona vera, pulita e al servizio dell’altro e della vita. Daniela mi ha accompagnato per tutto il percorso, con amore e professionalità. Mi ha insegnato tutto senza risparmiarsi su nulla, senza trattenere il suo sapere mettendolo invece al servizio dei suoi studenti.
I suoi insegnamenti hanno un valore inestimabile, frutto di lunghi anni di studio e ricerca.
Daniela ti insegna il rispetto e la lealtà verso questo strumento sacro e soprattutto l’umiltà del buon costellatore che è canale puro al servizio della vita.

Quali sono stati i [3-5] “momenti di illuminazione” che hai avuto durante Nuove Vie?

Il percorso di formazione Nuove Vie è stato un lungo cammino di scoperta e conoscenza di sé stessi ma ad un livello differente rispetto a tutti gli altri lavori a cui avevo partecipato fino a quel momento.
Le costellazioni tolgono il velo e ti mostrano con chiarezza cosa c’è dietro gli eventi che portano sofferenza nella propria vita. Fino a quel momento non avevo mai pensato al mio sistema familiare guardando e includendo anche le generazioni passate.
Il guardare ai nostri antenati mi ha fatto capire che nulla di ciò che succede nella vita è frutto esclusivamente di scelte personali, spesso siamo guidati e a volte spinti da correnti che non dipendono da noi. Capire che esistono irretimenti che provengono da qualcuno appartenente al proprio sistema è stato illuminante. Più volte ho cercato di spiegarmi il perché di alcuni accadimenti, la sensazione che avevo era di ripetitività, variava il contesto ma la dinamica che mi si ripresentava era sempre la stessa.
Ho inoltre potuto sperimentare il mio giusto posto all’interno del sistema che include non solo la famiglia ma tutte le persone significative della mia vita.
Le costellazioni ci insegnano che nei sistemi familiari ci sono degli Ordini da rispettare, e se ci spostiamo dal nostro posto, il flusso della vita si blocca creando sofferenza.
Questa per me è stata la vera illuminazione. Rimettermi al mio posto di figlia ha cambiato totalmente il movimento della mia vita, ha creato ordine, ha dato forza anche ai miei genitori. Tutto questo sembra qualcosa di difficile da comprendere razionalmente ma è molto più facile quando lo si sperimenta. E soprattutto capire che se siamo nati in quel sistema familiare è perché lo stesso sistema potesse mettersi al servizio della nostra evoluzione. Il nostro sistema, i nostri genitori sono quelli giusti per noi perché ci aiutano nel nostro percorso evolutivo.

Quali sono le 2-3 cose più emozionanti accadute da quando hai completato il percorso?

Mi piace rispondere a questa domanda utilizzando una frase di Bert Hellinger:

Ciò che accade, accade per Amore e ciò che grazie all’Amore viene mantenuto può essere sciolto e annullato solo nell’Amore. C’è un futuro solo per chi è in sintonia con il passato”.

Finito il percorso mi sono resa conto di aver totalmente trasformato la mia vita.  Quello che è successo dopo è stato un fiume in piena.  Posso dire che finalmente ho potuto sperimentare una forza mai avuta prima, non è facile spiegare questa sensazione, ma ho sentito di non essere più in balia degli eventi ma protagonista della mia vita e delle mie scelte. La sensazione che ho sperimentato è stata di estrema leggerezza, ho lasciato andare i pesi e il senso di colpa che mi accompagnavano da sempre. 

Ho chiesto e ottenuto un part time dal mio datore di lavoro, per dedicare del tempo e mettermi al servizio delle persone come libera professionista nel mio studio, mi sono affidata a me stessa con fiducia e determinazione. Un’altra cosa importante che è accaduta è che c’è stata una pulizia nelle relazioni, ho lasciato andare le persone che non sentivo più vicine al mio essere. 

Ascoltando i propri bisogni si capisce anche l’importanza di circondarsi di persone che hanno la tua stessa vibrazione, che parlano il tuo stesso linguaggio. Ho anche potuto sperimentare la piacevole solitudine, la bellezza di stare in compagnia di se stessi con piacere e gioia. 

Qual è il tuo prossimo grande obiettivo o progetto?

Sicuramente ho nel cuore di essere al servizio delle persone mettendo a disposizione tutto ciò che ho potuto imparare e sperimentare in questi anni. In questo momento sono a Milano ma non escludo di poter essere “itinerante” e portare il mio lavoro in altre città di Italia.

Qual è la tua area di interesse?

Non ho un’area principale di interesse, sono molto affascinata dalle tantissime possibilità che il campo ogni volta ci mostra. Ho sicuramente un interesse spiccato per le relazioni familiari, la famiglia intesa in maniera ampia racchiude in sé un potenziale immenso di risoluzione di varie problematiche. Ho sempre lavorato con persone fragili e ho ascoltato tantissime storie in questi anni, da quando ho conosciuto le costellazioni mi rendo conto che molte delle sofferenze sono frutto di irretimenti forti, ogni situazione vissuta nasconde un “motivo sacro”, che il campo puntualmente ci mostra.

Qual è il tuo consiglio numero uno per aspiranti facilitatori?

Per poter mettersi al servizio di questo strumento c’è bisogno di un lungo studio e di tanta umiltà. Non è qualcosa che si può “improvvisare”, siamo al servizio delle persone e della vita stessa e per questo bisogna rispettarne il valore e la sacralità. Per questo motivo credo che la formazione e la supervisione siano qualcosa di importantissimo.
La nostra vita è una continua costellazione e per me è importante che ci sia coerenza tra ciò che sperimentiamo quando siamo al servizio degli altri e ciò che è la nostra vita nel quotidiano.
Non si può essere al servizio di nessuno se prima non lo siamo di noi stessi.

Dove possono trovarti le persone?


www.ileniavicedomini.it.