allievi in primo piano
Simona Criveller, dall’informatica all’0lismo vissuto a 360°
Simona Criveller è una professionista poliedrica, con una vasta esperienza nel settore della consulenza informatica e con una solida preparazione in campo olistico. Negli anni, ha sviluppato una profonda competenza nelle discipline orientali fino ad arrivare alle costellazioni familiari e a formarsi con Nuove Vie..
Donna intelligente, forte e insieme delicata, Simona descrive così la sua esperienza.
Raccontami la tua storia. Perché ti sei avvicinata alle costellazioni familiari?
Ho conosciuto le costellazioni familiari in età adulta, dopo anni di incomprensioni, disagi e interrogativi sulla possibilità di avere buone relazioni nella mia vita.
Con entusiasmo mi sono affidata alla persona che mi avrebbe condotto in questa prima esperienza di gruppo e lì, in quell’occasione, ho compreso una volta di più il collegamento profondo – e tutto da scoprire – tra le anime, che raccontano più delle persone stesse.
Ho sentito un senso di appartenenza e, da quel momento, come un imprinting, una nuova dimensione si è aperta in me e per me.
Come hai scoperto Daniela?
Ho scoperto Daniela cercando on line un percorso formativo adeguato nei temi e nei tempi per poter operare come costellatrice. Tra varie possibilità ho scelto il suo corso ‘Nuove vie’. Mi è piaciuta da subito questa “definizione” della sua proposta, ché porta con sé apertura, rinnovamento, cammino, molteplicità, essenzialità.
Quali corsi di Daniela hai seguito e cosa ti ha spinto a iscriverti?
Così ho seguito il corso base di ‘Nuove vie’ e subito dopo il corso avanzato, spinta dalla completezza, dalla serietà e dal senso di accoglimento che Daniela mi ha trasmesso da subito.
Cosa ti ha colpito di Daniela nell’accompagnarti durante il percorso?
La sua onestà, la sua integrità d’animo, il rispetto che emerge dalla scelta di ogni sua parola, di ogni suo movimento, l’amore che trasmette condividendo il suo immenso e preziosissimo sapere, la sua dolcezza, la sua trasparenza, la sua assertività che racconta del valore che dà al suo lavoro e del suo essere custode del campo che si crea, che crea. Tutto questo, mi ha fatto sentire a Casa e la sua sensibilità autentica e sincera mi ha fin da subito accompagnata – prendendomi per mano – soprattutto nei momenti più faticosi e profondi di trasformazione interna che ho vissuto. Daniela non mi ha mai lasciato da sola, mi ha sempre fatto sentire accolta con la sua calda presenza, pronta a farmi da specchio quando avevo bisogno di capire e pronta a lasciarmi lo spazio quando invece avevo bisogno di fare passaggi di crescita. Mi ha insegnato il rispetto dei confini e degli spazi, attraverso il rispetto del suo, di spazio. Mi ha insegnato attraverso l’esperienza concreta.
Quali sono i suoi pregi?
I suoi pregi, sono tutti racchiusi nel suo cuore e nei suoi occhi. Occhi e cuore immensi, profondi, sinceri, autentici, capaci di amare profondamente e di far sentire amati, solidi, aperti, in continua espansione.
In che modo il percorso di Nuove Vie ti ha cambiata?
È cambiato il mio modo di vedere me stessa, le mie radici e il mondo. Daniela mi ha insegnato ad aprire il cuore, la mente, l’Anima. Cambiando il mio sguardo, la mia Vita è cambiata. Mettendomi al centro e, riconoscendomi, tutto ha iniziato a scorrere in modo differente, senza più blocchi, senza più fatiche, nell’apertura dell’accettazione di quello che è, di quello che è stato e di quello che sarà. E tutto questo è stato possibile grazie alla presenza di Daniela e ai lavori profondissimi che si possono vivere insieme a Lei.
Cosa ti ha colpito di Daniela nell’accompagnarti durante il percorso?
Sin dal primo giorno e per tutto il percorso sono stata colpita principalmente dall’accoglienza che Daniela riserva a ogni persona con cui entra in contatto, è un tratto di lei che non ho mai visto svanire e anzi si è rafforzato nel corso del tempo, la sua grande energia positiva e trasformativa che ha reso più consapevole in me la possibilità del cambiamento, dell’evoluzione verso un senso di pienezza e di comprensione di cui mi ha saputo rendere protagonista.
Il rigore, il senso di responsabilità, la professionalità, la competenza e l’amorevolezza con le quali ha condotto tutto il percorso sono stati per me di grande esempio per la vita e per il mio futuro, professionale e non.
In che modo il percorso di Nuove Vie ti ha cambiato?
Grazie agli insegnamenti ricevuti durante il corso e alle pratiche costellative costanti, ho rafforzato il valore dell’ascolto e della visione senza giudizio e sempre più libera da preconcetti e condizionamenti acquisiti con le esperienze di vita, anche i più difficili da dissolvere.
Lo sguardo più ampio, l’amore che s sperimenta nell’atto di darlo e di riceverlo, il lavoro di gruppo che mi ha sostenuto nella gioia come nelle rivelazioni più dolorose, hanno espanso la mia coscienza e la mia capacità di accogliere e di riconoscere.
L’appartenenza e il recupero di un sistema di cui non mi sentivo completamente parte mi hanno permesso di essere più radicata e presente a me stessa e con il desiderio di realizzazione senza riserve nell’onorare chi mi ha preceduto.
Scoperte, rivelazioni che diventano nuovi punti di partenza, questa è stata la costante di questo percorso intenso.
Quali sono stati i [3-5] “momenti di illuminazione” che hai avuto durante Nuove Vie?
Durante lo svolgersi del corso ciò che più mi ha trasformato è stato riconoscere la connessione, che esiste come qualità essenziale, tra gli stati della coscienza, tra i rappresentanti e le anime richiamate dalla costellazione, tra il costellatore e i partecipanti, tra il costellatore e le forze spirituali che sostengono ogni passaggio, ogni moto dell’anima e del pensiero di chi è coinvolto in questa esperienza.
Le modalità di ascolto, l’assenza di giudizio, l’apertura a ciò che accade senza preconcetti, di cui durante il corso sono stata testimone, hanno portato una nuova luce, reale e costante, nel modo di pormi nei confronti di ogni incontro, di ogni accadimento, di ogni scelta.
Riscoprendo (o scoprendo) le figure genitoriali ho appreso il legame profondo e originario, fisico e animico, che è alla base della vita imprescindibilmente.
È cambiato il mio sguardo verso chi mi ha preceduto nell’albero della vita e oggi posso guardare al presente con più forza e determinazione, pacificata con ciò che sentivo come un conflitto o una mancanza.
Un momento illuminante l’ho vissuto nel seminario sul denaro, quando ho potuto riconoscere i blocchi, le esitazioni che impedivano di procedere verso il successo.
Sentire pronunciare la frase ‘L’amore è di tutti’ mi ha sciolto il nodo del giudizio e mi ha consentito di guardare con amorevolezza a ciò che si manifesta in una costellazione: una verità più profonda, essenziale, che trascende le convinzioni, le abitudini nel relazionarsi, le attese.
Quali sono le 2-3 cose più emozionanti accadute da quando hai completato il percorso?
Dopo il completamento del percorso mi sono ritrovata in un lavoro di gruppo durante un residenziale di yoga, dove da ogni partecipante mi sono giunte conferme di quanto io fossi nel flusso dell’universo e in profonda connessione con esso, in armonia con un disegno universale d’amore e di riconciliazione con la propria storia personale e famigliare.
Ho sperimentato in varie occasioni la sincronicità e episodi di telepatia.
Persone con cui avevo vissuto momenti bellissimi e condivisioni importanti negli anni passati sono ricomparse.
Ho anche rinnovato gli spazi della mia casa, cercando lievità e essenzialità.
Qual è la tua area principale di interesse?
Il mio interesse è rivolto in particolar modo alle relazioni familiari, al rapporto tra i vari componenti del sistema famigliare, in particolare genitori e figli. Anche la mediazione dei conflitti del sistema aziendale è un ambito nel quale avanzare per fornire un aiuto.
Qual è il tuo più grande obiettivo o progetto?
Mi riscopro alla ricerca continua di un fil rouge che comprende e unisce tutte le possibilità con le quali sono entrata in contatto nel mio percorso formativo decennale per raggiungere ed esprimere benessere ed equilibrio duraturi, dall’hatha yoga al nada yoga al reiki al Vivation Professional® alla cristalloterapia, alle costellazioni familiari.
Vorrei essere una fonte di proposte personalizzate per le persone che entrano in contatto con me con una richiesta di aiuto nella gestione delle proprie relazioni, con se stesse e con gli altri nei vari ambiti. È un progetto di scoperta e di riconoscimento di sé da realizzare insieme, con le modalità più idonee per ciascuno.
Qual è il tuo consiglio numero uno per aspiranti facilitatori?
Il consiglio che mi sentirei di offrire a un aspirante facilitatore è di coltivare la neutralità, per poter ampliare lo sguardo e aprire il cuore, lì dove è l’amore, dove è la compassione, dove è il messaggio che può trasformare tutto.
Essere al servizio della vita incondizionatamente e senza pretese o attaccamenti è secondo me la condizione migliore per poter diventare un buon costellatore.