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Laura Castelli, la prima Vice Preside a portare le costellazioni familiari nelle scuole
Laura Castelli è profondamente innovativa. È per questo che ha deciso di portare le costellazioni familiari nella scuola di cui è Vice Preside e in cui insegna, in modo da far conoscere ai suoi colleghi le potenzialità delle costellazioni familiari. Perché possano brillare nel loro lavoro ed operare con successo, in un ruolo delicatissimo al servizio dell’istruzione e soprattutto degli adolescenti, che si trovano in un periodo e in un’epoca storica senz’altro complessi.
Raccontami la tua storia. Perché ti sei avvicinata alle costellazioni familiari?
Nel settembre 2013, mi sentivo bloccata e la mia vita sembrava non scorrere in modo naturale. Durante una vacanza nelle Dolomiti, una cara amica, alla quale sarò sempre grata, mi parlò delle costellazioni familiari e condivise la sua esperienza. In quel momento, mentre sorseggiavamo un caffè, avvertii una forte connessione e capii che tutte le esperienze vissute fino a quel momento erano interconnesse. Decisi quindi che, al mio ritorno a Milano, avrei cercato una costellatrice.
Così approdai a Daniela. Fu del tutto “casuale”, poiché nessuno dei miei conoscenti a Milano conosceva le costellazioni, e mi affidai al mio istinto: cercai una professionista e la prima che trovai fu proprio Daniela, quella giusta. Iniziai con un approccio timido, ma le sensazioni che provavo erano positive e di apertura, sia nei confronti dello strumento che di Daniela. La sua delicatezza e la sua presenza mi conquistarono poco a poco, spingendomi a seguire sempre di più le sue proposte.
Come hai scoperto Daniela?
Ed ecco che approdai a Daniela. Del tutto “a caso” poiché nessuno dei miei conoscenti a Milano sapeva cosa fossero le costellazioni e mi fidai del mio intuito: cercai una figura professionale e la prima che trovai fu quella giusta. All’inizio mi approcciai timidamente, ma mi sentivo in profonda risonanza sia con lo strumento che con Daniela: la sua delicatezza e presenza poco a poco mi conquistarono e decisi così di seguire sempre di più le sue proposte.
Quali corsi di Daniela hai seguito e cosa ti ha spinto a iscriverti?
Ho frequentato seminari di costellazioni di gruppo e individuali, ho partecipato a diversi equinozi e solstizi, alla scoperta dei talenti e a Nuove Vie.
Cosa ti ha colpito di Daniela nell’accompagnarti durante il percorso?
Daniela è una professionista di altissimo calibro, che offre costantemente il massimo di sé e delle sue competenze per supportare coloro che si rivolgono a lei. Sono sempre rimasta colpita dalla sua centratura, dalla sua calma e attenzione ai dettagli che facilitano un lavoro profondo e autentico. La sua delicatezza e la sua straordinaria percezione la portano a individuare sempre il nodo principale a cui andare, offrendo una visione unica nel suo insieme. Durante il percorso con Daniela, mi sono sempre sentita compresa, sostenuta: ciò mi ha fatto avere sempre fiducia nel processo, anche quando non era sempre facile.
In che modo il percorso di Nuove Vie ti ha cambiata?
Il percorso di Nuove Vie ha avuto un impatto profondo su di me, ma soltanto al termine del viaggio ho compreso in che modo. La mia percezione della realtà è cambiata: ho imparato ad accettare la vita e gli eventi così come si presentano, riconoscendo che tutto è giusto e fa parte del mio percorso personale, dell’evoluzione della mia anima e della mia Famiglia. Anche la visione delle persone intorno a me e degli eventi quotidiani, sia nel lavoro che nella vita privata, ha subito una trasformazione; ogni situazione ha un motivo di esistere e, se si manifesta, è perché desidera essere un insegnante per noi, mostrandoci qualcosa da riconoscere e integrare.
Quali sono i suoi pregi?
Il corso aiuta a capire cosa si cela dietro le cose, è un percorso di crescita personale a tutto tondo. E’ un corso completo, che permette di mettere sotto la lente di ingrandimento ogni aspetto della vita.
Quali sono stati i [3-5] “momenti di illuminazione” che hai avuto durante Nuove Vie?
Nuove Vie è un inno a una vita rinnovata, ci trasforma radicalmente nel profondo e alla fine del percorso, il nostro vero io si afferma con totale naturalezza. Mostrare chi siamo davvero è un viaggio di scoperta e crescita personale, spesso segnato da momenti rivelatori che cambiano la nostra percezione di noi stessi e del mondo.
Uno di questi momenti avvenne durante il primo incontro di Nuove Vie, online a causa del COVID. Il mio schermo appariva nero agli altri, mentre io potevo vedere tutti. Daniela chiese ai partecipanti di esprimere i loro sentimenti riguardo alla mia invisibilità. Un compagno osservò che avrei dovuto chiedermi il motivo per cui non volevo mostrarmi. Sebbene inizialmente mi sentii arrabbiata, quelle parole mi spinsero a riflettere sul modo in cui ero percepita: invisibile. Da quel primo incontro si sono susseguiti una serie di eventi che mi hanno permesso di mostrarmi agli altri. In un’altra occasione, durante una serata di training, sperimentai la possibilità e la presenza dell’Amore nella mia vita. Infine, un lunedì mattina, dopo un seminario, ebbi una rivelazione mentre guidavo verso la scuola: molte delle mie emozioni non erano veramente mie, ma riflettevano una fedeltà inconscia verso un’antenata.
Questi momenti mi hanno aiutato a capire chi sono veramente e come posso vivere in armonia con me stessa e con gli altri.
Quali sono le 2-3 cose più emozionanti accadute da quando hai completato il percorso?
Durante il cammino di Nuove Vie, la mia vita sembrava un frullatore di esperienze e avvenimenti che si susseguivano uno dopo l’altro, rendendomi difficile decifrare ciò che stava accadendo. Una volta concluso il percorso, le acque si sono calmate e ciò che è emerso è la verità: l’Amore è entrato nella mia vita, così come la consapevolezza di me stessa e un cambiamento (irreversibile) nella mia prospettiva sulla vita e sui suoi eventi. Ho trovato il mio posto nella famiglia, nella relazione di coppia e nella carriera. Come suggerisce il nome del percorso, si apre davvero una Nuova Via, dalla quale non si può più tornare indietro.
Qual è la tua area principale di interesse?
Sono appassionata della vita a 360 gradi e ho sempre nutrito una forte curiosità verso tutto, faccio fatica a trovare un’area specifica di interesse. Oggi osservando il mondo, adotto una nuova prospettiva: l’individualità, le relazioni di coppia, la famiglia e le amicizie riflettono non solo chi siamo, ma ciò che abbiamo dentro e deve essere visto.
Tuttavia, sono convinta che lavorare con i giovani in fase di crescita rappresenti un’ottima opportunità per apportare un cambiamento significativo nel mondo. Il mio impegno con i ragazzi a scuola mi motiva molto e credo fermamente che possa offrire un contributo prezioso per tutti.
Qual è il tuo più grande obiettivo o progetto?
Il mio obiettivo è armonizzare il mio lavoro di insegnante con le costellazioni familiari, integrandole nella mia vita, inclusa quella professionale. Il mio progetto, forse un po’ ambizioso, è portare le costellazioni familiari nelle scuole, rendendole accessibili a insegnanti, colleghi, collaboratori scolastici, studenti e, perché no, anche ai genitori. La scuola rappresenta un ambiente di crescita fondamentale per i ragazzi e, se riuscissimo a trasmettere gli insegnamenti di Bert Hellinger in questo contesto, il Mondo ne trarrebbe beneficio.
Qual è il tuo consiglio numero uno per aspiranti facilitatori?
Il mio primo consiglio per coloro che aspirano a diventare facilitatori è anche un promemoria per me stessa: avere il coraggio di osare, di essere autentici e originali. Portare nel mondo la fiamma che abbiamo dentro, quel motore che ci anima sarà la chiave del nostro successo.
Dove possono trovarti le persone?
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