Deborah Pinna

Deborah Pinna e il sogno diventato realtà

Nuove Vie ha avuto un impatto a 360° su Deborah! Ha lasciato la sua precedente occupazione, quella di infermiera esperta e si è realizzata come facilitatrice a tempo pieno. Nondimeno, ha trovato l’amore della sua vita e ha avuto un bimbo bellissimo. Sono entusiasta di vederla vivere la vita dei suoi sogni. Deborah vede il valore dell’auto-esplorazione come mezzo per evolversi ma anche per creare un impatto positivo nelle vite degli altri, fatto che l’ha condotta a portare avanti i suoi progetti con dedizione e un senso di missione autentico. Sono sicura che la sua storia vi piacerà e gioirete anche voi del suo percorso di crescita.

Raccontami la tua storia. Perché ti sei avvicinata alle costellazioni familiari?

Probabilmente la mia storia nasce ancor prima che io fossi ospitata nella pancia della mia mamma, una storia fatta di tormenti, di corse, di rabbia, risentimento, di ingiustizie, abbandoni, di tempi mai rispettati, ma anche di sorrisi, di gioia, di attenzione per le piccole cose, di affetto…in una sola parola di Amore con tutte le sue declinazioni.
Ad un certo punto della mia vita mi sono ammalata, una diagnosi scomoda, grandiosa, di quelle che al pronunciarne il nome ti fai piccola piccola mentre il suono spazza via tutte le certezze costruite in tutti gli anni che ti hanno contato all’anagrafe.
Eppure la grande domanda che veniva a galla da dentro di me era semplicemente: “Che cosa devo imparare? Che cosa mi stai dicendo?”
Grande Maestra, mi ha spinto a vedere un mondo nuovo, lasciando pezzi di normalità e guadagnandone nuovi di diversità, ma soprattutto mi ha spinta a percorrere tutti quei “vorrei, ma”, tutti quei “prima o poi mi piacerebbe”, in breve tutti quei modi per ritardare e rimbalzare il mio ben-essere al chissà quando, ma la vita è ora, domani chi lo sa?
Ho iniziato ad investire tutte le mie risorse economiche, fisiche, mentali, temporali in ciò che avrei sempre voluto fare e che non ho mai fatto, in ciò che mi faceva stare bene e sono rinata a me stessa.
Non stava nascendo la nuova me, piuttosto stava lentamente sbocciando la vera me, ero alla ricerca della caduta dei veli e delle maschere per essere semplicemente autentica .
Ovviamente la strada è lunga una vita e, come dice Jodorowsky, il primo passo non è quello che ti risolve il problema, ma quello che ti toglie da dove sei.
Ho sempre sbagliato approccio: ero convinta di dover “combattere contro ai miei demoni”, quando invece avevo bisogno di farci pace.
Improvvisamente il solo cambio di punto di vista mi stava regalando la visione di una quiete e di una serenità che non avevo mai osato considerare.
Ero (e sento di essere tutt’ora) sulla strada giusta.

Come hai scoperto Daniela?

Era passato più di un decennio da quando avevo sentito la storia di un missionario cattolico in Sudafrica che aveva assistito al modo che una tribù aveva di “processare” e gestire – se così si può dire- le azioni dannose per la società.
Probabimente il racconto che avevo assorbito era un po’ romanzato, ma mi colpì profondamente e di tanto in tanto riaffiorava.
Sapevo che avrei avuto un incontro con le costellazioni familiari e sapevo anche che in quel momento non sarei stata pronta. Procrastinare a data da destinarsi e attendere il tempo maturo sono due cose completamente diverse.
Ero ad un corso di formazione di Theta Healing quando sentii una ragazza parlare delle costellazioni, ma non ebbi il coraggio di chiedere nulla.
Al corso successivo con mia somma gioia la vidi di nuovo (lo speravo tantissimo), potevo chiederle un appuntamento, ma non mi bastava, io volevo immergermi come una bustina di camomilla nell’acqua, volevo capire, volevo interiorizzare qualcosa e quindi le chiesi dove avesse studiato e mi fece il nome di Daniela.
Mi assicurò che non manometteva la tecnica, che non c’erano influenze varie ed eventuali, che la insegnava proprio come l’aveva appresa da Bert Hellinger e dalla sua Scuola.
Era arrivato il momento.
La contattai con una mail, mi rispose in brevissimo tempo dicendomi che potevamo sentirci al telefono… mi ci vollero ben sei mesi per rispondere a quella mail e la mia vita cambiò.

Quali corsi di Daniela hai seguito e cosa ti ha spinto a iscriverti?

Ho seguito Nuove Vie e sperimentato la riconciliazione con la madre.
Inizialmente avevo intenzione di intraprendere un percorso per me stessa, non avevo mai pensato che avrei potuto diventare costellatrice a mia volta, ma al terzo incontro non potevo proprio tenermi questo tesoro tutto per me, era da condividere, da offrire.
Così sono partita con l’idea di seguire alcuni corsi e sono finita per fare la formazione base e avanzata tutta insieme. Uno dei migliori affari della mia vita.

Cosa ti ha colpito di Daniela nell’accompagnarti durante il percorso?

Se penso a Daniela la mente mi porta immediatamente alla sua limpidezza e al suo esempio nel mettersi a Servizio della Vita in prima persona, fluendo al ritmo della Vita stessa.
Lei non si “fossilizza” su un punto di vista, una modalità o un concetto, anzi, è sempre pronta a raccogliersi per cambiare… al passo con la Vita… ogni tanto ha un’espressione che la caratterizza a metà tra lo stupore e “l’elaborazione dati” e in quella specifica espressione manifesta la sua piena Presenza ed Apertura, proprio con la P e la A maiuscole.
Se in altri percorsi ho trovato degli insegnanti in lei ho trovato una Maestra.

Quali sono i suoi pregi?

La correttezza e l’onestà. Professionale, umana, aperta ed essenziale; insegna con l’esempio ancor più che con le parole.

In che modo il percorso di Nuove Vie ti ha cambiato?

So che sembra un po’ forte, ma Nuove Vie mi ha cambiato totalmente, anzi, non mi ha cambiata, mi ha permesso prima di togliere, uno dopo l’altro, strati di abiti che pensavo miei e invece non mi appartenevano, poi mi ha insegnato a riconoscere e a prestare attenzione costantemente cercando di essere il più possibile presente a me stessa.
Tutto questo mi ha regalato nuovi punti di vista, nuovi spunti di riflessione, nuove storie in vecchie dinamiche che mi hanno davvero cambiato la vita. In meglio.

Quali sono stati i [3-5] “momenti di illuminazione” che hai avuto durante Nuove Vie?

In realtà è stato un percorso illuminante passo dopo passo, tuttavia tra i momenti più illuminanti annovero sicuramente il primissimo seminario che ho frequentato, argomento: la relazione di coppia e l’Amore.
Ricordo ancora lo sgomento e la sensazione di un qualcosa che all’improvviso e nello stesso tempo lentamente, prende forma sbriciolando tutto ciò che c’era prima. L’Amore segue degli ordini e ha delle regole…strabiliante Fino a quel momento ne avevo una visione fatata, bucolica, che cadeva sempre in disastri polverosi… iniziavo a vederne la motivazione e questo nuovo punto di vista si
spargeva a macchia d’olio sul tappeto delle vicessitudini della vita.
Ma ha fatto molto di più: ha cambiato il mio sguardo ed il mio modo di vedere.

Un altro momento è avvenuto durante una costellazione in cui io ero semplicemente lì ad osservare cosa succedeva, ad un certo punto le parole sul fumare mi sono entrate così in profondità da salutare quel vizio (già salutato più e più volte) con gratitudine, aveva svolto il suo compito ed ora sentivo che il suo ruolo nel copione della mia vita era ormai al termine.
Quando mi ricontattò il centro antifumo al quale mi ero rivolta semplicemente avevo già smesso e loro erano incredule.
Non ho mai più fumato. Senza fatica. Senza forzature. Con naturalezza.

Altra volta importante è quando ho ascoltato e accolto la Gioia. Un altro cambio di prospettiva che mi ha cambiato il modo di vivere. Fino a quel momento la gioia sbiadiva di fronte alla felicità, quasi fosse di poco conto, talvolta persin superflua e sacrificabile, poi l’ho vista. Luminosa, potente, grandiosa, allegra, leggera e ho capito che è uno stato d’Essere potentissimo.
La Gioia, per me, è diventata irrinunciabile, fondamentale.

Altro momento decisamente illuminante è stata una volta in cui ero la rappresentante di un’Anima.
Mi sono sentita così enorme che ricordo di aver avuto paura di buttare giù le pareti ed ero assolutamente affascinata dal fatto che qualcosa di così immenso potesse stare dentro un piccolo corpo umano.
Mi sono sentita eterna, forse onnipotente. L’Anima può tutto.

Quali sono le 2-3 cose più emozionanti accadute da quando hai completato il percorso?

La prima è che cerco di stare e sentire il mio giusto posto in tutti gli ambiti della vita e già questo, da solo, fa miracoli.
La seconda è che ho fatto delle Costellazioni prima una passione, poi un lavoro ed infine mi sono accorta essere uno stile di vita.
La terza è che ho lasciato andare – con una gratitudine nel cuore che non pensavo di poter provare – ciò che non faceva più per me (situazioni, persone, luoghi) e così facendo ho fatto spazio per il nuovo ed è arrivato colui che ora è mio marito e padre del nostro meraviglioso bambino.

Qual è la tua area principale di interesse?

In realtà non ho un’area principale di interesse, trovo tutto molto interessante e sempre mosso da amore, in qualsiasi caso e ambito.

Qual è il tuo prossimo grande obiettivo o progetto?

Il grande obiettivo di oggi è quello di trovare una casa che possa ospitare la mia famiglia, con spazi adeguati alle nostre esigenze; che ci permetta di vivere con serenità e gioia, immersi nella natura.
Vogliamo tornare all’essenziale, al coltivarci e conservarci il cibo, al prepararci saponi e detersivi in autonomia, vogliamo avere il tempo e lo spazio interiore per poter leggere, cucinare, panificare, giocare ecc, in armonia con il Tutto.
A servizio della Vita.
Perchè in fin dei conti essere a servizio della Vita non è un lavoro, ma un moto interiore che ci spinge e ci accompagna nella quotidianità.

Qual è il tuo consiglio numero uno per aspiranti facilitatori?

Consiglio di ascoltare il proprio cuore, di fare un passo indietro per guardare ciò che si ha davanti agli occhi come se fosse un grande arazzo e di fare un bagno caldo di umiltà, sorseggiando una tisana di curiosità con un sorriso gioioso, ogni giorno.