Perché amare la propria madre?
La Mamma è forse la figura più controversa del sistema famiglia, tanto amata e in alcuni casi altrettanto odiata. È quella dei genitori alla quale si richiede di più: più forza, più dolcezza, più amore…ognuno può metterci quello che nel suo cuore sa già.
Forse è perché siamo stati Uno con lei. Siamo stati avvolti al calduccio nel suo grembo in un modo così confortevole come non sarà mai più dopo la nascita. I primi mesi, siamo stati ancora fusi con lei in un universo indistinto; e andando avanti, crescendo, ne abbiamo visto i difetti e le fragilità, ed è stato ancora più doloroso che nel caso degli altri adulti significativi – primo fra tutti il Padre. Perché noi eravamo lei.
La verità è, e non se ne esce in altro modo, che dobbiamo andare ad un altro livello per riscoprire la pace interiore. Laddove, prima dell’incarnazione, i nostri genitori hanno detto “sì” per immenso amore proprio a noi, perché vibravamo all’unisono proprio su quella frequenza.
Solo vedendo il significato più nascosto e più elevato torniamo ad apprezzare veramente, e lo strumento del cuore può ritrovare l’accordo perduto: qualsiasi cosa non ci sia piaciuta o abbiamo criticato, qualsiasi dolore ci abbiano dato, i genitori ci hanno dato la Vita – nostra madre al rischio della sua stessa incolumità.
Adesso sta a noi viverla pienamente, senza chiedere altro ancora rimanendo nell’attesa della perfezione in cui l’abbiamo conosciuta – in un’altra dimensione. Occorre separare i piani ed accettare, che anche se su quello terreno non avremo mai l’intesa, l’affetto e magari i buoni rapporti che tanto desideriamo, sicuramente sul piano energetico abbiamo già tutto e siamo completamente equipaggiati per vivere la nostra esistenza. Altrimenti rischiamo di rimanere delusi e rammaricati e rimaniamo bambini tristi e richiedenti…